sabato 5 ottobre 2013

La tragedia di Lampedusa

GIORNATA DI LUTTO NAZIONALE IN ITALIA DOPO LA CATASTROFE AL LARGO DI LAMPEDUSA,
di Alice Petrén, Sverigesradio.se, 4 ottobre 2013
L’Italia è sotto shock dopo il disastro del barcone al largo dell’isola italiana di Lampedusa. Sono almeno 93 le persone dichiarate decedute fra cui numerosi bambini e due donne incinte, ma ci sono ancora centinaia di dispersi.
Il primo ministro Enrico Letta ha annunciato per oggi il lutto nazionale, e moltissimi italiani si sentono profondamente colpiti dalla tragedia.
“Il minimo che possiamo fare è riflettere su ciò che è accaduto” dice Francesco Malvolti, che pensa che una giornata di lutto nazionale sia giusta.
Sembra sfinito, sulla strada di casa in questa calda notte palermitana. Al problema delle barche che attraversano il Mediterraneo, piene di persone che scappano dalla guerra o cercano una vita migliore, l’Italia non può far fronte da sola, ma è compito dell’Europa.
“No, non è la prima volta” dice “Ma aspettiamo che si faccia qualcosa”
“Questa è stata una grandissima tragedia” qui dicono molti italiani “In molti erano i bambini e le donne”
Quest’episodio scuote l’Italia. I sacchi con i cadaveri, che giacevano ieri sul molo di Lampedusa , li hanno potuti vedere tutti in Tv.
“Il mare della morte” è stato il titolo del programma di dibattito “Porta a porta”, in onda su RAI 1 la sera.
Il ministro per l’integrazione Cécile Kyenge ha detto che in una giornata come questa non c’è spazio per la polemica. Gli ospiti del programma hanno parlato contro l’immigrazione, altri sul fatto che dall’Europa ci sono solo porte chiuse.
Oggi nelle scuole italiane si terrà  un minuto di silenzio e gli uffici pubblici rimarranno chiusi, in onore delle vittime portate via dal mare.

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