sabato 5 ottobre 2013

Comunque vada, per gli svedesi siamo alla frutta (e vedono Draghi in bilico)

SOLO LA BCE TRA L’ITALIA E L’ABISSO,
di Viktor Munkhammar, Dagens Industri, 2 ottobre 2013
L’atmosfera è tesa prima del voto di fiducia di mercoledì nel Parlamento italiano. Nella situazione attuale c’è solo la BCE a proteggere il paese dai tassi d’interesse galoppanti. Mercoledì il Presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta, saprà se avrà la fiducia dal Parlamento. Tutto suggerisce che rimarrà, grazie all’ aiuto di un paio di decine di membri del partito di Silvio Berlusconi, che secondo i mezzi di informazione italiani romperanno con la linea del partito.
Quest’eventualità sarà ben accolta dai mercati finanziari. La conseguenza è che quindi le elezioni possono essere evitate.  In un discorso di stamattina in parlamento, Enrico Letta ha messo in guardia dagli effetti di nuove elezioni e ha detto che ciò può rendere il paese impossibile da governare.
Il governo già debole sarebbe però ulteriormente indebolito se il Presidente del Consiglio venisse salvato dai dissidenti del PDL. Questo significa che sarebbe ancora più dura fare quel tipo di riforme difficili di cui l’Italia -con un debito pubblico di quasi il 130 per cento del PIL, e praticamente senza crescita da una decina di anni- avrebbe bisogno.
“Anche se i mercati finanziari sono abituati al disordine politico in Italia, le recenti tensioni sono assolutamente malviste , dato che il paese è immobilizzato da una lunga e profonda recessione.” scrive in un’indagine di mercato Raj Badiani, Italia manager presso la società di ricerca IHS Global Insight, come riportato dall’agenzia di notizie Bloomberg.
I tassi di interesse del mercato italiano sono aumentati negli ultimi giorni, ma i movimenti non sono stati enormi. Il tasso decennale è di circa 15 punti (centesimi di punto percentuali) superiore a quello della scorsa settimana. E il livello di 4,39 % è molto al di sotto dei picchi di oltre il 7% raggiunti nell’autunno 2011.
Ma non è certo per i suoi meriti che l’Italia mantiene i tassi di interesse a livelli accettabili. E’ invece la promessa fatta dalla Banca Centrale Europea la scorsa estate, di “fare ciò che è necessario”, per mantenere insieme l’area euro come l’angelo salvatore. Senza di essa “sarebbe mancato poco alla catastrofe”, secondo Nicola Martinelli, manager di Glendevon King.
“l’Italia avrebbe dovuto far fronte a tassi di rifinanziamento elevatissimi, difficoltà a vendere titoli di Stato e un evidente rischio di essere costretti a uscire dall’euro zona o a sospendere i pagamenti”, dice all’agenzia Bloomberg.
Per il Presidente della BCE Mario Draghi la situazione è delicata. Lui è italiano ed ex Governatore della Banca d’Italia.
“La posizione di Draghi è difficile. Da un lato deve aiutare Letta, e lo fa. Dall’altro, deve respingere i corvi tedeschi che pensano che lui sia troppo condiscendente con l’Italia” dice a Bloomberg Francesco Galietti, analista presso Policy Sonar.

Nessun commento:

Posta un commento