sabato 30 novembre 2013

Shanty Town: la finta bidonville per turisti ricchi. Internet wireless incluso.




No, non è uno scherzo. C'è chi paga per andare in vacanza in una bidonville. Di lusso. Dove puoi scegliere se cagare nella latrina all'aperto o nel bagno con doccia della tua "baracca". Dove puoi fare fantastici barbecue con l'altra famiglia di dementi che ha affittato la catapecchia accanto alla tua. Dove puoi, addirittura, fare feste in maschera, e dove puoi portare anche i tuoi figli, perché è tutto a misura di bambino! Forse le lamiere hanno la punta arrotondata..
Non so cosa pensare. Immagino che la selezione naturale abbia funzionato, sino a un certo punto della storia dell'umanità. Ora qualcosa dev'essere andato storto, non c'è dubbio.
E.

I turisti facoltosi possono dormire nelle finte baraccopoli
di Christoffer Rostlund, Svenska dagbladet, 30 novembre 2013

Ovviamente, a prova di bambino e con internet wireless  e pavimenti riscaldati. Così viene descritta Shanty Town, una finta baraccopoli che è stata costruita per i turisti in Sud Africa.
Il turismo dove le aree povere sono l’attrazione, di solito nel settore viaggi viene chiamato “Slum Turism” (turismo delle baraccopoli n.d.t). Le visite guidate nelle cosiddette favelas brasiliane ne sono un esempio.
In Sud Africa ora è stata costruita una bidonville per turisti facoltosi. Si trova in una riserva nel confine occidentale di  Bloemfontein, capitale giuridica del paese.
La struttura è di proprietà dell’Emoya Luxury Hotel and Spa, che l’ha chiamata Shanty Town –che è il nome  con cui si indicano insediamenti di baracche dove le case sono fatte di plastica, cartone, lamiera ondulata, compensato e altri rifiuti che si possono trovare in una discarica. In Italiano di solito vengono chiamate baraccopoli.-
Secondo il quotidiano australiano The Sidney Morning Herald, il resort può ospitare 52 turisti. Le case sono costruite con lamiere ondulate, hanno la latrina e sono riscaldate con lampade ad olio
Tuttavia, c’è anche il riscaldamento a pavimento, il bagno con la doccia e internet wireless, che tendono a essere rari nelle baraccopoli reali.
Sul sito dell’hotel Shanty Town viene descritta come perfetta per “Costruire lo spirito di squadra, avere lussuose feste a tema, barbecue party, e un’esperienza indimenticabile”. Questa bidonville è inoltre “estremamente sicura per i bambini”.
Gli ospiti hanno commentato l’esperienza su internet e l’hanno definita “autentica” con “la latrina intasata che ha fatto defluire i liquidi per la strada”
Il prezzo per un pernottamento è di circa 60 euro per quattro persone.
Il Sydney Morning Herald cita anche, come esempio di slum turism,il giornale svedese Faktum che affitta i luoghi tipici in cui pernottano i senzatetto.

L’Hotel Faktum non è di fatto esattamente un hotel ma una campagna per raccogliere fondi per i senzatetto di Goteborg. L’articolo australiano riferisce che a Goteborg vi sono 34000 senza tetto. Secondo la home page di Faktum, in realtà, sarebbero “solo” 3400.

venerdì 29 novembre 2013

Ritorno di fiamma fra Maldini e il Milan

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Serie A: giocatore torna all'AC Milan
È Paolo Maldini a essere assunto dopo che l'amministratore delegato Adriano Galliani si è dimesso venerdì.

di Bo Poulsen, Metroexpress, 29 novembre 2013

Mi chiedo se ci siano molti tifosi del Milan in attesa di vedere il loro preferito - Paolo Maldini. Tuttavia, non è sul campo che ha il compito di risplendere, ma dietro la scrivania.
Egli è stato assunto dal club come direttore tecnico.

Succede poco dopo il 69enne amministratore delegato Adriano Galliani ha annunciato che avrebbe smesso di occuparsi di calcio. "Lascio il club dopo la partita di Champions League contro l'Ajax" dice a diversi media italiani.
Ora sembra che il 45enne Maldini subentri nel club come direttore tecnico, stando a notizie riportate dai media italiani sui social media.

Maldini ha fatto il suo debutto per il club nel 1985 e continuò a giocare fino alla pensione nel 2009 nello stesso club. Ha fatto oltre 600 partite e può essere considerato uno dei migliori giocatori della storia nella posizione in cui giocava.

giovedì 28 novembre 2013

Cicada 3301: il mistero che fa impazzire la rete



Non conoscevo Cicada 3301 prima di leggere quest'articolo, anche se il primo enigma risale a quasi due anni fa. Di sicuro è una chicca per gli appassionati di misteri. Gli ingredienti ci sono tutti: una misteriosa organizzazione, indizi sparsi in tutto il mondo, la Darknet e un pizzico di occultismo. Segnatevi sul calendario la data del 5 gennaio: una nuova sfida si apre...e voi, siete pronti a coglierla?

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Il mistero che frustra gli hacker di tutto il mondo,
Fredrik Rundkvist, Aftonbladet, 28 novembre 2013

Un’organizzazione segreta che diffonde su internet misteriosi indizi e indovinelli ha coinvolto decifratori di tutto il mondo nella gara.
E’ molto simile a un Codice da Vinci, però online.
-Nessuno sa ancora chi ci sia dietro tutto questo, dice l’esperto di sicurezza Joel Eriksson, 34

Il primo messaggio è stato inserito in un forum di immagini nel gennaio 2012. Il contenuto era semplice: c’è un messaggio segreto nella foto. Per interpretarlo, si doveva decifrare il codice.
-Sono stato subito attratto dalla sfida. Vengo del tutto rapito dalle cose emozionanti e intellettualmente stimolanti- dice Joel Eriksson, che si è anche impegnato nella decifrazione.
Per farla breve:
Il messaggio si è rivelato essere un cosiddetto cifrario di Cesare che ha portato Joel al sito … con un nuovo enigma. Che a sua volta lo ha portato a un altro collegamento e a un nuovo enigma.
Ad ogni passaggio diventa progressivamente più difficile.
Reclutamento della Cia
Quelli dietro agli enigmi si fanno chiamare “Cicada 3301” ,ed è chiaro che sia roba grossa.
Non sono sufficienti una piccola conoscenza di sistemi di decifrazione e una discreta conoscenza della struttura della rete per risolvere gli enigmi.
Ci sono riferimenti a tutto, da letteratura sconosciuta e cultura maya fino al Vecchio Testamento passando per l’arte britannica di fine secolo; questo richiede una grande conoscenza di cultura generale per tenere il passo.
Per esempio:
Il nome Cicada è un riferimento matematico in quanto la lunghezza del ciclo vitale delle cicale è un numero primo, di solito 13 o 17 anni (I numeri primi sono numeri maggiori di uno e divisibili solo per se stessi e per uno)
-E’ stato ipotizzato che potrebbero essere la Cia o l’Nsa che usano questo sistema per reclutare persone. Personalmente credo che la probabilità sia molto bassa anche se non la escludo completamente. Penso piuttosto che si tratti di un’organizzazione clandestina- dice Joel Eriksson.
Un lavoro intenso
La caccia è andata avanti per diverse settimane. In un’occasione, il messaggio segreto consisteva in una serie di coordinate che facevano riferimento a una serie di luoghi sparsi per il mondo.
Nei luoghi indicati i decifratori hanno trovato manifesti con codici QR..e una cicala.
Centinaia di persone hanno partecipato alla decifrazione del codice in tutto il mondo e si sono aiutati a vicenda proprio quando si è trattato di raggiungere i luoghi indicati.
-Per un certo periodo ho lavorato intensamente proprio su quello- dice Joel
Ha lavorato principalmente da solo, salvo quando non poteva raggiungere i posti che erano stati identificati dalle coordinate GPS
-La pagina con le coordinate GPS è cambiata dopo qualche tempo, fino a contenere una pagina apparentemente vuota con soltanto spazi e tabulazioni. Ho capito rapidamente che gli spazi bianchi e le tabulazioni rappresentavano un codice binario, che si è rivelato essere decodificato nello stesso testo che è uscito dopo aver visitato uno dei posti in questione.-
Finito nella Darknet
La caccia si è conclusa nella parte di internet anonima e chiusa che è conosciuta come “Darknet” dove gli utenti hanno prima registrato il loro indirizzo e-mail su un server dedicato e successivamente sono stati contattati da Cicada 3301.
Joel ha decifrato il codice, ma si è registrato troppo tardi.
Un altro round è iniziato esattamente un anno dopo il primo, ma Joel l’ha mancato. Ora si sta preparando per il prossimo
-I più dicono che probabilmente ci sarà un nuovo round il 5 gennaio 2014-

                                                                    

mercoledì 27 novembre 2013

Ci sono i vampiri in Danimarca!

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Amleto avrebbe detto "c'è del marcio un Danimarca!", ma io vi dico "ci sono i vampiri in Danimarca!".
Ebbene si, una comunità vampiresca che manipola le menti altrui e le invita a cena, non come invitati bensì come portata principale. Non pensate a romanticherie alla Twilight o a esseri notturni che dormono in bare e se si devono spostare si trasformano in pipistrelli. Niente di tutto ciò. Semplicemente la si potrebbe descrivere come la legge del più forte: ti manipolo, ti sottometto, mi nutro. Tutto qui. Se sia carino o no, leale oppure no non sta a noi giudicare.

V.

Intervista: confessioni di una vampira danese
La vampira danese Ahnasaiah racconta in un'intervista a Metro come sia vivere come un vampiro moderno.

di Christian Hansen, Metroexpress, 27 novembre 2013

Come Metro può oggi raccontare, vivono dei vampiri in Danimarca che placano la loro sete di sangue grazie a donatori volontari. Uno di quelli a cui piace bere una tazza di sangue èAhnsaiah che ha sui 20 anni e vive nello Jutland orientale.

"Ho sempre saputo che ero diversa" dice e racconta il giorno in cui le è diventato chiaro che era un vampiro:
"La collisione con questo mondo è avvenuta d'un tratto un giorno in cui ho incontrato un altro che era dello stesso genere. È come vedere il mondo con occhi totalmente nuovi. Questo è anche quanto altri descrivono" dice.

Ahnsaiah è co-fondatrice di un ordine che contiene circa una dozzina di membri. Mi spiega che la necessità di sangue è più che un piacere. È una necessità. Che lei spiega con un esempio:
"Se tu fossi vegetariano e morendo di fame e l'unico cibo disponibile fosse la carne, la mangeresti?" dice retorica e racconta che il sangue da energia. 

A differenza di molti altri vampiri di tutto il mondo che cercano donatori online, l'ordine di Ahnsaiahs trova le proprie fonti di sangue nella propria cerchia sociale. Essi sono convinti a farlo:
"Siamo molto bravi a parlare con la gente. Manipoliamo la nostra vita per adattarci a ogni situazione. In questo modo, non è un problema per noi per ottenere i donatori" rivela.

La vampira spiega inoltre che lei non ha sintomi né con la luce del sole, croci o aglio.
"Ma non ho problemi con le esagerazioni di Hollywood" dice.
Lei conosce tutti i pregiudizi sui vampiri, derivati ​​dalla cultura popolare: libri, film e fumetti. E mentre qualcuno potrebbe pensare che Ahnsaiah non è un vampiro 'reale', lei rifiuta di ammettere che sia solo un gioco di ruolo.

"Sì, mi piace vestirmi di nero, ma ciò non è necessariamente connesso con il fatto che io sono una vampira" dice, e continua:
"Coloro che dubitano, sono invitati a venire a farmi visita. Si chiariranno le idee. Non posso pretendere che i lettori siano convinti di cio Io non sono qui per convincere me stessa" dice a Metroexpress. 

martedì 26 novembre 2013

Il mare minaccia la Svezia: la Scania diventerà come Venezia?


Havet hotar tusentals skånska hus

Il mare minaccia migliaia di abitazioni,
Sydsvenskan, 26 novembre 2013

23 000 edifici della Scania sono a rischio se il mare si alza di un metro.
Questo secondo il governo provinciale della Scania, che ha fatto una mappa analitica degli insediamenti già esistenti e di quelli in progetto, che ad oggi si trovano a tre metri sul livello del mare.

In totale sono 6.600 gli ettari di zona a rischio nello scenario scientifico secondo cui il mare salirà di almeno un metro in Scania entro il 2100. Ora la provincia sta lavorando con i comuni per concordare un piano d’azione.

lunedì 25 novembre 2013

Modella capricciosa fa i conti con la sua seconda chance

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Avete presente Kate Moss? Ecco, anche in Danimarca ne hanno una...

V.

Modella danese dello scandalo farà un film con la Bier
Ulrich Thomsen, Nikolaj Lie-Kaas e Nikolaj Coster-Waldau ottengono una parte nel film di Susanne Biers 'En chance til'.

di Metroexpress, 25 novembre 2013

La 31 enne Lykke May Andersen farà parte del film di Susanne Bier "En chance til" (una seconda possibilità, ndt). L'ex top model avrà un numero di veterani cui appoggiarsi nel suo primo ruolo in un film, tre dei più grandi attori maschi Nikolaj Coster-Waldau, Nikolaj Lie Kaas e Ulrich Thomsen, coinvolto anche nel film.

Lykke May vive a New York, dove lavora presso la galleria The Hole ed è fidanzata con l'artista Julian Schnabel, con cui ha avuto il figlio Shooter. La bellissima copenhagense è stata una delle modelle più utilizzate al mondo negli 00s ed era nota anche per essere la fidanzata di uomini famosi come il musicista Kid Rock e Steve-O dei 'Jackass'.

Nel 2006, c'erano pettegolezzi riguardo la modella dopo un viaggio molto discusso nel quale si sarebbe scagliata contro un assistente di volo che ha cercato di svegliarla quando l'aereo è atterrato a Miami. La modella era sotto l'effetto di alcolici e ha trascorso due giorni in un carcere femminile.

Le riprese di "En chance til" sono appena iniziate in Fionia. Oltre a Lykke May e al trio da sogno contribuiscono al film la svedese Maria Bonnevie e Bodil Jorgensen.
Susanne Bier ha recentemente completato il film internazionale 'Serena', come Jennifer Lawrence e Bradley Cooper nei ruoli principali. Non è ancora fissata una data di uscita per il dramma storico.


domenica 24 novembre 2013

I Monty Python si riuniscono. E Terry Jones rivela un segreto scottante.

Monty Python-stjärnan Terry Jonnes har gift sig med svenska kärleken Anna Söderström.

La star dei Monty Python si è sposato con la svedese Anna
“Volevamo tenerlo segreto”
 Martin Gustafsson, Aftonbladet, 24 novembre 2013

I Monty Python si riuniranno.
Ora Terry Jones rivela anche di essersi sposato in segreto con la Svedese Anna Söderström, di 41 anni più giovane.
-E’ stato un piccolo matrimonio. Solo mia figlia e i parenti più stretti erano presenti- dice a Wales Online

Terry Jones, 71 anni, ha incontrato la svedese Anna Söderström, 30, nel 2004, durante un incontro per firmare dei libri.
-Lei mi ha detto di essere felicissima di aver trovato l’amore della sua vita- ha detto la nonna Alice Timander all’Aftonbladet dopo che la relazione era venuta allo scoperto
Ora la coppia si è sposata in segreto. In un intervista al Wales Online Terry Jones rivela i dettagli sul matrimonio che si è tenuto lo scorso anno.
-L’abbiamo tenuto nascosto. Non volevamo che uscisse sui giornali. E’ stato un matrimonio raccolto, c’erano solo mia figlia e i parenti più stretti- dice Terry Jones
In un’intervista racconta anche come la coppia abbia subito un furto in hotel durante la lune di miele a Parigi
-C’era qualcuno nella stanza quando siamo tornati dalla cena. Dovevano essersi nascosti nel bagno-
Anche se Terry Jones ha incontrato Anna Söderström, nel 2004, è stato sposato con Alison Telfer fino a un paio di mesi prima del matrimonio. In passato egli ha raccontato che lui ed Alison Telfer, nei 42 anni in cui sono stati sposati, avevano una relazione aperta.
Terry Jones e Anna Anna Söderström hanno una figlia,Siri, di 4 anni.

Recentemente si è saputo che i leggendari Monty Python si riuniranno in un grande show alla O2 Arena di Londra.

sabato 23 novembre 2013

Non lo trasmettete? E noi ce lo proiettiamo da soli. Il fai-da-te made in Norvegia

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Lo spirito di collaborazione porta un atteso episodio della famosa serie in Norvegia, che altrimenti non avrebbe avuto modo di vederlo sui propri schermi. Il Nord è anche questo.
V.

Campagna su Facebook aiuta a trovare Dr. Who in Norvegia
Sapevamo Dr. Who aveva una certa base di fan in Norvegia, ma non avevamo idea che l'impegno sarebbe stato così grande, dice Christin Berg, direttore del programma ad Oslo Kino.


di Maren Ørstavik, Aftenposten, 23 novembre 2013

La serie televisiva britannica Dr. Who è la più longeva serie sci-fi al mondo e festeggia il suo cinquantesimo anniversario questa sera. È stata originariamente trasmessa in televisione dal 1963-1989, ne è stato prodotto un film per la TV che andò in onda nel 1996, e dal 2005 la serie è stata prodotta di nuovo nel Regno Unito.
La puntata speciale "Il Giorno del dottore" trasmessa contemporaneamente in diversi paesi, gli inglesi hanno atteso la puntata celebrando per diverse settimane. Ma non era prevista una messa in onda sugli schermi norvegesi, almeno non prima del fidanzamento.

Grazie ai gruppi di Facebook e alla partecipazione locale, l'episodio è stato proiettato presso vari teatri di tutto il paese sabato sera. 
"Il Nord non era stato inizialmente incluso nella pianificazione del rilascio della BBC, ma con così tanto interesse, abbiamo pensato che fosse un bene proiettarlo comunque" dice Berg.

La campagna Facebook
I fan di Dr. Who, o Whovians, sono stati coinvolti a livello locale in tutto il paese, ed è particolarmente il gruppo Facebook 'Doctor Who 50th Anniversary Special Oslo Kino ", che con i suoi oltre 2.500 soci è stato uno dei più forti fattori di proiezione a Oslo" afferma Berg.

Il primo  Whovian era a Leopoli, dove il cinema britannico Dave King ha messo la macchina di proiezione in moto.
"Sono stato un fan della serie tutta la vita e sono rimasto molto deluso quando ho scoperto che l'episodio non sarebbe stato trasmesso qui" ha detto King, che è anche il professore sui media presso l'Università di Volda.
Ha quindi contattato la BBC e Volda Filmteater, e ha fatto un accordo segreto che per un po' sembrava offrire l'unica possibilità di vedere Dr. Who in Norvegia. King è più che felice che i fan nel resto del paese abbiano potuto vederlo ugualmente in altri posti.

"Si tratta di un programma scandalosamente magico, che può essere qualsiasi cosa, da politico a storia d'amore e, naturalmente, splendida fantascienza. Trovo strano che lo spettacolo non abbia avuto un punto d'appoggio in Norvegia, ma forse questo impegno servirà per far sì che il programma torni sulla NRK" dice.

Esaurito subito

A Oslo è stato proiettato quattro volte durante la serata al cinema Ring.
"Abbiamo programmato il primo spettacolo, che è stato venduto in dieci minuti, ed è stato incredibilmente divertente da guardare. Così abbiamo programmato un cinema di notte, anche per questo sono stati venduti tutti i biglietti disponibili, e ora abbiamo programmato quattro spettacoli durante la serata. Ci sarà anche la possibilità di vederlo lunedi, e poi vedremo se farlo fino al prossimo fine settimana" afferma Berg.

venerdì 22 novembre 2013

Blogger a 101 anni: la storia di Dagny Carlsson.

Dagny Carlsson
Dagny Carlsson è più che un'adorabile vecchietta dai capelli bianchi. E' una donna che, a 100 anni, ha imparato a usare il computer, ha aperto un blog e adesso è una richiestissima guest blogger. Lei, che si definisce "Una centenaria, ma non quella che saltò dalla finestra e scomparve, bensì una donna normale che ha raggiunto un'età rispettabile" non può non risultare irresistibile in questa breve intervista pubblicata sul Dagens Nyheter online oggi. Quindi..forza, Dagny!
E.
101-enne diventa guest blogger,
Dan Lucas, Dagens Nyheter, 22 novembre 2013

Cinque domande a Dagny Carlsson, 101 anni, che inaugura una carriera come guest blogger per la compagnia di assicurazione Skandia.
-Come sei diventata blogger?
- Per tutta la vita ho avuto il desiderio interiore di scrivere, ma non ho mai pensato di essere brava abbastanza da diventare scrittrice. Quando ho imparato a usare il computer e ho sentito parlare di questi blogg, ho voluto iniziare.
-Da quanto tempo bloggi?-
-Dalla scorsa estate, quando ho compiuto 100 anni. Ho iniziato con un blog mio e poi da Vårdguiden mi hanno chiesto se volevo diventare una loro guest blogger. Lo sono stata per oltre un anno
-Cosa hai fatto nella tua vita professionale?
-Ho fatto di tutto. Ma negli ultimi anni prima del pensionamento , ero amministratore pensionistico presso l’Agenzia delle assicurazioni sociali. Ho avuto diversi lavori; la vita hai suoi su e giù e riguardo al lavoro, non sempre ho avuto possibilità di scelta.
Sei andata in pensione nel 1977. Come è stata la vita da pensionata?
-Molto confortevole, credo-
Cosa pensi di scrivere su Skandia?
-Di fatto non lo so. Per il momento ho mandato il mio primo post, staremo a veder cosa diranno su di esso.

giovedì 21 novembre 2013

Ciclista muore nel traffico

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Prima o poi dive a succedere. In Danimarca le bici sfrecciano ad alta velocità sulle piste ciclabili e le auto fanno altrettanto in strada (anche se solitamente i semafori vengono rispettati). Una corsa di troppo stavolta, sia da parte della ciclista che del conducente.

V.

Ciclista uccisa nel traffico mattutino
Una ciclista giovedì mattina ha perso la vita in un incidente a Copenhagen. Un 41 enne è accusato di omicidio colposo stando alla polizia.

di Camilla Cornelius e Peter Roelsgaard, Ekstrabladet, 21 novembre 2013

Giovedì mattina una ciclista 41enne è morta a Copenhagen. Un 41 enne è accusato di omicidio colposo stando alla polizia della città.
L'incidente è avvenuto alle 6:20 all'incrocio Vigerslevvej / Valby Langgade dove la donna è stata colpita da una Mercedes Vito nera; ha fatto un volo di diversi metri ed è morta poi per le gravi lesioni riportate.

"È assolutamente terribile che una cosa del genere potesse accadere. Le persone vanno troppo forte qui, quindi non mi sorprende che ci sia stato un incidente mortale" dice Ina Svendsen, che abita proprio dietro l'angolo dove l'incidente ha avuto luogo.

"-Non abbiamo ancora ascoltato tutti i testimoni, quindi non posso dire ancora molto, ma abbiamo il sospetto che il furgone sia passato con il semaforo rosso. Siamo ancora in dubbio su chi abbia commesso tale errore. L'incidente è avvenuto quando la donna stava svoltando a sinistra in Vigerslevvej e durante la svolta è stata colpita" dice il capo della sicurezza Jens Christiansen della polizia di Copenhagen all'Ekstra Bladet.

L'ispettore è arrivato sul luogo e la polizia ha svolto come al solito un esame del sangue del conducente che è rimasto molto scioccato dall'incidente. Il conducente avrà un'udienza nel primo pomeriggio.
La famiglia della donna è stata informata dell'accaduto.

mercoledì 20 novembre 2013

Come NON cucinare i biscotti di Natale

SvD visar kakor i form av hakkors.


La Finlandia deride la Svezia dopo i biscottini a forma di svastica,
Gustaf Erikkson, metro.se, 19 novembre 2011

Un quotidiano finlandese scherza sulla Svezia. Dopo il dibattito sui biscotti di Natale a forma di svastica, ci insegnano in un video come cucinare “Biscotti di Natale politicamente corretti”
Così inizia l’inserto video del sito del giornale finlandese  Ilta-Sanomat, dove una fornaia sbarazzina e una persona altrettanto esuberante, che traduce in uno svedese un poco vacillante, ci insegnano a cucinare biscotti natalizi che non ricordino il nazismo.  Lo segnala il sito hbl.fi.
Lo sfondo è un articolo dello Svenska Dagbladet, che aveva presentato dei biscotti a forma di svastica. Ciò ha portato a una tempesta mediatica.
-Non abbiamo mai pensato a questo come a qualcosa di diverso dai biscotti, le stelline di Natale. Ma ora che vedo le foto posso capire cosa ci si può vedere, dice il capo editor di Svenska Dagbladet Stina Cerholm.

Ma a Ilta-Sanomat fannp biscotti che non sono a forma di svastica. Nel video la fornaia racconta che i biscotti di Natale si possono fare in molti modi e in molte forme. Si azzarda anche a fare le stelline di Natale che, di fatto, sembrano solo stelle. 

martedì 19 novembre 2013

Pubblicità scatena allarme bomba

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E quando gli allarmi bomba non sono veri ci pensa la pubblicità  darli!
V.

Una trovata pubblicitaria pasticciona provoca un allarme bomba 
Un pacchetto abbandonato ha indotto la polizia a fermare il traffico di Kongens Nytorv. È stata la promozione per un nuovo film.

In un martedì a Copenhagen la promozione per un nuovo film ha scatenato la paura di una bomba a Kongens Nytorv.  Alla fermata dell'autobus di fronte al grande magazzino Magasin era situato un pacchetto, che produceva molto fumo.
La polizia è corsa fuori in gran numero e ha bloccato il traffico in entrambe le direzioni. Anche i vigili del fuoco sono stati allertati e i treni della metropolitana non si sono fermati alla stazione a Kongens Nytorv a causa di timori di una bomba.

"Non è una gran pensata farlo in un giorno di elezioni" ha commentato Jens Kristiansen alla polizia di Copenhagen. Proprio in un tale giorno, la polizia è straordinariamente vigile.

Non si può però nel pomeriggio immediatamente escludere che altri membri della polizia abbiano dato il permesso per la pubblicità insolita.
Il film, che è stato promosso, è chiamato "The Hunger Games: Catching Fire". Molte persone sono state infastidite dal fumo pubblicità.

lunedì 18 novembre 2013

In Svezia il sugo si mescola con il trapano



A volte leggo notizie talmente ridicole che sembrano uscite da una barzelletta. Oggi non posso non allietare la vostra giornata con questa nuova perla che arriva direttamente dalla Svezia. Che fatica mescolare le salsine, vero? Girare il sugo con il mestolo può essere stancante. Ecco un modo molto easy per risolvere il problema del braccio indolenzito.

E.

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Pizzeria redarguita per un “trapano da cucina”
di Gustav Gatu, Sydsvenskan, 18 novembre 2013

L’Ufficio ambientale di Lomma ha avuto molto da ridire su come la Pizza Milano manipola gli alimenti. Tra le altre cose, l’ispettore ambientale ha notato che nella pizzeria si mescola la salsa con il trapano.
“L’ufficio ambientale ha informato che non è consentito mescolare sughi o dressing con un trapano di questo tipo, in quanto non è destinato a venire in contatto con gli alimenti. Inoltre il trapano sbriciola la vernice. Il trapano è stato notato nell’attività anche nella precedente ispezione,  quando l’Ufficio ambientale ha sottolineato che non  è consentito utilizzare un trapano di questo genere”
Secondo il rappresentante della pizzeria con cui il giornale ha potuto parlare, Nihat Gültekin, il ristorante non ha mai usato il trapano in cucina.
-Quando gli ispettori sono qui prendono appunti senza fare domande e non è la prima volta che pensano che mescoliamo la salsa col trapano. Ce l’abbiamo solo per trapanare il muro-
Perché avete lasciato il trapano nel ristorante se l’amministrazione ambientale l’aveva già fatto notare prima?
-E’ un vecchio trapano, resta qui-
Ora gli ispettori ambientali promettono una nuova visita in autunno, per cui la pizzeria dovrà pagare un extra
Non è la prima volta che i controllori ambientali trovano trapani sospetti nei ristoranti. L’hanno scorso Sydsvenskan ha riportato il fatto di una pizzeria a Svedal  che utilizzava un trapano con un frustino per cemento per mescolare salse e dressing.


domenica 17 novembre 2013

Nuovo record danese nel nuoto

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Talento del nuoto danese impone un nuovo record
Il grande talento Mie Ø. Nielsen sembra essersi davvero ripresa. Sabato ha stabilito un nuovo record danese, di nuovo.

di Metroexpress, 16 novembre 2013

All'inizio di quest'anno Mie Ø. Nielsen ha dovuto rinunciare alla Coppa del Mondo a causa di un infortunio al ginocchio. Sabato, per la seconda volta in poco tempo, ha imposto il record danese nei 50 metri dorso.

La nuotatrice 17enne di Aalborg ha vinto l'oro a Gladsaxe con un tempo record di 26,84 secondi - 12/100 più veloce di suo proprio record danese, che aveva imposto lo scorso mese a una gara in Islanda.
Il record di Mie Ø. Nielsen era solo dei tre record danesi del torneo di sabato.
Mathias Andersen di Hillerød ha registrato un record nei 50 metri rana con un tempo di 27,54 secondi - solo un centesimo meglio del precedente record del 2008 di Kristian Outinens.
Le donne della Sigma Swim hanno fatto registrare un record nella 4 x 200 metri stile libero con il tempo di 7.55,14 - un miglioramento del proprio record precedente di Sigma Swim del 2009 di due decimi di secondo.

Una dimensione aggiunta che sarà in Danimarca per solo un mese e in cui molti nuotatori danesi tenteranno di qualificarsi. 
Dopo la finale di sabato sera 24 nuotatori danesi si sono qualificati per i campionati europei.
Il team sarà selezionato domenica sera.

sabato 16 novembre 2013

Norvegia sotto shock: in un libro i nomi dei norvegesi che lavorarono per i nazisti.



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Sconvolge il libro sull’Hirden norvegese
Jan Winter, Dagens Nyheter, 16 novembre 2013

Un nuovo libro sulla crudele brutalità dei secondini norvegesi durante la seconda guerra mondiale solleva dibattiti e indignazione in Norvegia. Molti sono critici sulla scelta dell’autore di dare un nome a questi uomini nel libro.

Il nuovo libro del giornalista radiofonico norvegese Erik Veum, “Hirden 1933-1945”, della serie “Uomini senza pietà”, suscita forti emozioni perché affronta fenomeni della storia norvegese che molti vorrebbero affossare. Ma principalmente il libro è stato criticato perché rivela i nomi dei norvegesi che lavorarono per i tedeschi, nei campi di prigionia o nelle stesse truppe norvegesi  naziste, l’ “Hirden”.
Veum in particolare si è concentrato sul periodo dal giugno 1942 all’aprile 1943, quando i battaglioni di guardia della Hirden erano responsabili dei campi di prigionia tedeschi in Norvegia.
-Stiamo parlando di crimini di guerra talmente gravi che alla fine i tedeschi dovettero buttar fuori i norvegesi. Durante questi mesi compirono uccisioni sadiche, torture, maltrattamenti e abusi, anche sessuali- dice Veum alla radio norvegese.
Anche se molti hanno criticato Veum per gli elenchi di nomi, in cui ce ne sono circa 400 di chi ha prestato servizio nel Battaglione di Guardia, i ricercatori sono con lui sul fatto che la storia debba essere riportata.  
In tutto 962 norvegesi sono stati giustiziato dopo la guerra per alto tradimento.
Uno degli esempi più terribili della voglia di uccidere dell’Hirden è stato il trattamento dei 2.600 prigionieri jugoslavi che i tedeschi deportarono dai Balcani alla Norvegia. Alla fine solo 500 sopravvissero, il resto fu assassinato dall’Hirden.
Il direttore del Museo della Resistenza di Oslo, Arfinn Moland, è uno di coloro che mette in dubbio l’utilità della pubblicazione dei nomi nel libro
-Un inutile trauma per i parenti, che non ha alcuna valenza storica- dice Moland
Lo storico Michael Stokke è dello stesso parere
-Si tratta di persone che hanno espiato i loro crimini 70 anni fa. Quelli che sono ancora vivi o le loro famiglie dovrebbero evitare di essere ricordati adesso-  
Ma Veum ha obiezioni.

-Abbiamo bisogno che ci venga ricordato che il male può anche essere norvegese. Che anche il norvegese apparentemente ordinario può commettere azioni terribili in determinate situazioni. Per questo sono necessari anche in nomi, in un libro del genere- dice Veum

venerdì 15 novembre 2013

Aerosmith finiscono in prigione!

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Aerosmith in una prigione danese
La leggendaria rockband americana il 6 giugno prossimo terrà un concerto nella vecchia prigione di Horsens 

di Kristian Dam Nygaard, Metroexpress, 15 novembre 2013


Uno dei più grandi idoli della chitarra, gli Aerosmith, torna in Danimarca dopo sette anni di esilio per dare un concerto a Horsens in prigione il 6 giugno 2014.

L'ultima volta che erano in Danimarca, hanno suonato per 20.000 fan a Randers. Nel frattempo, hanno pubblicato l'album 'Music From Another Dimension!' mentre il cantante Steven Tyler ha fatto la parte dell'aspirante cantante ai provini di "American Idol" (travestito da donna notizie sul provino scherzo, ndt).

La vendita dei biglietti inizierà lunedi 25 novembre.

giovedì 14 novembre 2013

Idee di merda: farsi tatuare una svastica


Mercoledì sera, a Copenhagen, una folla di 60 persone si è messa in fila perché uno studio di tatuggi offriva gratis i suoi servigi. Tutto nella norma, giusto? Quando c’è puzza di affare non siamo solo noi italiani che accorriamo come cani affamati. Tutto il mondo è paese, d’altra parte. Peccato però, che qui non si parlasse di fiorellini o farfalle, ma di qualcosa di molto più grosso: se ti tatui una svastica, noi te lo facciamo gratis. Più o meno è questo lo slogan dello studio.
Perché? Semplice, dice Peter Walrus, il proprietario dello studio che ha promosso l’iniziativa, assieme ad altri 250 tatuatori in un tutto il mondo: bisogna liberare il simbolo della svastica dai significati che ha assunto durante la seconda guerra mondiale e farlo tornare alle origini. Tutto si deve all’artista canadese Manwoman, morto esattamente un anno fa, che si è battuto nel dopoguerra per ridare alla svastica la sua reale valenza di simbolo solare.
Tuttavia, seppure Peter Walrus dica che l’ingresso allo studio è vietato ai nazisti e tante altre belle cose, bisogna chiedersi se, in questo momento, Copenhagen avesse davvero bisogno di un’iniziativa del genere.
In questo periodo la situazione politica in Scandinavia pende pericolosamente verso la destra più estrema. In Svezia, gli Sverigesdemokraterna siedono tranquilli in parlamento con le loro idee xenofobe e neonaziste (molti dei parlamentari del gruppo negli anni ottanta militavano nel Bevara Sverige Svenskt, che in confronto Hitler era un pivellino). In Norvegia è anche peggio: il Partito del Progresso , il preferito di Breivik (e ho detto tutto) è salito al governo poche settimane fa. Giusto ieri leggevo l’articolo di un opinionista svedese che si dichiarava sconvolto dalla situazione politica norvegese e dai suoi estremismi.  Sempre in Svezia, i neonazisti sono stati autorizzati qualche giorno fa a tenere una manifestazione perché “la legge non dice niente in contrario”. Ma questa è democrazia? O menefreghismo?

Fatto sta che, qualunque sia il motivo ideologico che li ha portati a questa scelta, ora 60 danesi in più hanno una svastica incisa sulla pelle. Ma un simbolo è un qualcosa che assume significato nel corso del tempo. Non si può far finta che oggi la svastica non significhi ancora "Nazismo". Farlo vuol dire negare un pezzo di storia. E questo non va per niente bene.

E.

mercoledì 13 novembre 2013

Grindadráp: inutile macello o radicata tradizione?

La discussa caccia alle balene (in realtà delfini) che avviene nelle Fær Øer. Ogni estate, la tradizione vuole che i maschi delle isole si dedichino a questa attività.
Proprio così, una tradizione.
La caccia si tramanda da secoli di generazione in generazione, come rito di passaggio per i ragazzi dall'età adolescenziale all'età adulta, ma anche come semplice attività redditizia sulla quale basare un'economia intera. D'inverno pecore, d'estate delfini.
Ma puntualmente ogni estate, immagini crude del mare attorno alle isole completamente rosso a causa del sangue fanno il giro del mondo, creando non poche proteste, discussioni e incredulità.
Incredulità si, perché sembra impossibile che nel 2013 siano ancora ammesse tali barbarie contro animali indifesi attirati da una balena esca e perché si continua a rimanere spettatori, nonostante questo tipo di attività sia universalmente proibito.
Come per molte cose si possono vedere entrambi i lati della medaglia, e questa ha un lato decisamente crudele. Ma d'altra parte è tradizione, così come lo è mettere decine di anelli di ottone attorno al collo delle bambine fino a farle diventare mini giraffe, così come lo è l'infibulazione...ma nonostante la cruda realtà e le numerose proteste sono ancora li.
Voi per quale lato propendete? Tradizione secolare davanti alla quale si uomo far ben poco o crudele rituale sterminatore di delfini?

V.

martedì 12 novembre 2013

Disabile svedese blocca un treno per 40 minuti



Svedese in carrozzella ferma un treno italiano,
Leif Oldenburg, metro.se, 12 novembre 2013

Per protesta uno svedese in sedia a rotelle ha bloccato un treno regionale italiano per quasi 40 minuti. Ora l’uomo è stato denunciato e forse lo aspetta un procedimento legale.
Lo svedese in carrozzella ha perso il treno nella piccola cittadina Calalzo, nel nord Italia. Quando il treno successivo è arrivato sul binario, si è constatato che mancava una rampa per le sedie a rotelle.
Un’”accesa discussione” è sorta tra il macchinista e lo svedese, scrive il giornale italiano La Stampa.
L’uomo, quarantenne, ha dichiarato con enfasi che una cosa del genere non sarebbe mai accaduta in Svezia, dove tutti i treni per legge devono essere fruibili dai portatori di handicap.
Alla fine il macchinista si è stancato della discussione e ha dato il segnale di partenza.
A quel punto lo svedese si è aggrappato a una maniglia sulla parte esterna del treno. La polizia è stata avvertita e alla fine il treno ha potuto lasciare il binario - 37 minuti dopo l’orario previsto.

Il quarantenne svedese è stato denunciato dall’azienda ferroviaria e probabilmente sarà perseguito.

Tentativo di record da Guinness dei primati: l'hamburger più grande del mondo

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I danesi vogliono entrare nel Guinness dei primati con un hamburger da 400 kg
A metà settimana Byens Burger della città di Aarhus cercheranno di entrare nel Guinness dei primati con un hamburger gigante.

di Pelle Dam, Metroexpress, 12 novembre 2013

400 kg di carne, 18 kg di insalata, una teglia di oltre un metro di diametro e un forno su misura. Questa è più o meno la ricetta, se si vuole fare l'hamburger più grande del mondo, che possa essere acquistato sul menu. E questo è esattamente ciò che Byens Burger della città complotta, scrive la catena di Aarhus in un comunicato stampa.

Il record corrente appartiene al paese per eccellenza degli hamburger, gli Stati Uniti, ma gli abitanti di Aarhus cambieranno tutto.
Il tentativo di record avrà luogo Sabato 23 Novembre alle 14 nella Piazza della Stazione di Aarhus.

"Sarà un evento pazzesco e festoso, e ci aspettiamo che centinaia di persone faranno la coda per degustare gratuitamente il nostro hamburger da record" dice il direttore Arash Irannejad.

L'obiettivo è quello di essere iscritto nel Guinness dei Primati come hamburger più grande del mondo sul menu. Perché questo accada, il chiosco di hamburger deve tenere l'hamburger sul menù almeno un anno e venderlo almeno una volta.
Se si pensa di poter essere un acquirente si deve avere il portafoglio grande ed essere in tempo. Il prezzo dell'hamburger sul menu sarà di 47.700 corone (circa  6400 euro, ndt) e poiché richiede una preparazione particolare, deve essere ordinato almeno tre giorni di anticipo.

lunedì 11 novembre 2013

La madre di Breivik in un libro: l'ho perdonato

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La madre di Breivik in un nuovo libro: io l'ho perdonato
Molti dettagli intimi nel nuovo libro fra cui un intervista alla madre di Breivik

di Simon Thidemann, Jyllands-Posten, 11 novembre 2013

Sono già stati pubblicati circa 40 libri in Norvegia riguardo i terribili eventi che Anders Behring Breivik ha causato 22 Luglio 2011. Eppure l'ultimo libro "Uno di noi", che è stato rilasciato durante il fine settimana, era atteso con eccitazione, probabilmente perché è scritto dal celebre autore Åsne Seierstad, autore di "Il libraio di Kabul".
In "Uno di noi", Åsne Seierstad racconta sia la storia delle tre vittime di Utøya sia la storia sull'educazione di Anders Behring Breivik e soprattutto di sua madre, Wenche Behring Breivik. 

Dettagli intimi
Nel libro pubblicato dalla Seierstad si trova il contenuto del primo interrogatorio della polizia alla madre. Iil giornale norvegese Dagbladet in una recensione scrive del verbale di udienza:

"Il verbale del primo interrogatorio della madre, subito dopo che le è stato detto che è il suo caro Anders che ha commesso le atrocità, è spaventoso. Spietato. Ne emerge una donna confusa in quel momento raccapricciante della sua vita" 
Ma la Seierstad ritiene che sia necessario. Lei ritiene che sia importante dire la versione della madre e scavare il passato per capire e imparare il più possibile. 

Vuole capire il background
La Seierstad insiste che sia stata la madre a voler raccontare la storia. Ha intervistato Wenche Behring Breivik poco prima che morisse di cancro e nel libro racconta molti particolari intimi dei vecchi rapporti di monitoraggio sulla famiglia. 

"Il libro è invadente. Ma ho deciso di provare a vedere l'intero sfondo, addentrandomi anche nella psichiatria infantile e nelle relazioni sociali. La storia lo richiede. Ho messo la storia in primo piano",
dice Åsne Seierstad al sito dagbladet.no.

Ha perdonato suo figlio
Nel libro la madre racconta che ha perdonato il suo ragazzo.
"Mi sono riconciliata con me stessa un paio di mesi dopo l'accaduto. Ero convinta che dovevo farlo. Forse sono solo io, che sono una madre redentrice", dice nel libro.
E quando Åsne Seierstad ha domandato direttamente se aveva perdonato il figlio, lei ha risposto di si.

"Lasciate state i parenti"
L'accoglienza tra i recensori norvegesi è mista. Alcuni sono entusiasti, mentre altri hanno difficoltà a capire ciò che il libro in realtà vuole dimostrare. 
L'avvocato della madre, Ragnhild Torgersen, non ha alcun dubbio su ciò che lei intendeva. Lei non ha voluto commentare il libro nello specifico e dire, in generale, che si debbano coinvolgere parenti.

"Io sono del parere generale che non si dovrebbero prendere i parenti di assassini sia in omicidi o in pubblico. Si dovrebbe piuttosto lasciarli soli con il dolore che portano ", dice al Dagbladet.