sabato 5 ottobre 2013

"Fakta om Finland" ovvero: il manuale dell'arrampicata libera sugli specchi



Pubblicato in Norvegia nel 2001, ma edito in Italia da Iperborea solo nel 2008 con il titolo “Tutto sulla Finlandia”, Fakta om Finland è il quarto romanzo di Erlend Loe, scrittore culto norvegese tradotto in più di 20 lingue. Come nel suo più celebre Naif.Super, anche in questo romanzo Loe ci presenta un’umanità smarrita con un’ironia dolce amara che non può non strappare più di un sorriso.


Il giovane protagonista, un creatore di brochure free lance, trascorre le sue giornate in un mondo allucinato fatto di nubi temporalesche che si addensano in cucina appositamente per bagnargli il giornale, traumatiche indagini di mercato e auto che vengono regolarmente –e inspiegabilmente- rimosse dal carro attrezzi.
Il nostro antieroe per eccellenza –una sorta di inetto di sveviana memoria- condisce ogni evento con la sua personalissima visione del mondo, che ci viene presentata tramite lunghi e bizzarri stream of consciousness. Dopo mesi di inattività lavorativa, al giovane protagonista viene finalmente proposto un nuovo lavoro: creare una brochure sulla Finlandia. Ciò che per un altro sarebbe motivo di giubilo, getta nello sconforto più nero il protagonista, terrorizzato da ogni tipo di cambiamento. Lui in Finlandia non c’è mai stato, e non ha la minima intenzione di andarci.
Il protagonista dunque cerca di raffazzonare il maggior numero di informazioni sul paese nei modi più astrusi. Prova ad andare a una fiera del turismo, ma deve scappare a causa di un attacco di panico. Chiede in radio di poter ascoltare un pezzo di Sibelius, ma la sua mente durante l’ascolto galoppa verso visioni surreali e terrorizzanti. La brochure tuttavia procede, grazie a stereotipi uditi per strada e ricopiature di interi pezzi da riviste specializzate.
Sotto lo sguardo malevolo della scadenza incombente, il protagonista si troverà anche a fare i conti con l’amore per una ragazza che non vuole mai dire il suo nome, e tutto ciò che ne consegue: cambiamento, condivisione, scoperta dell’altro. Fra mille avventure, che culmineranno con una fantozziana staffetta aziendale, l’autore ci conduce verso un finale da togliere il fiato.

Erlend Loe ha abituato i lettori ai suoi personaggi naif, alle digressioni paranoidi, alle atmosfere annebbiate. Senza dubbio il modo di scrivere di Loe è originale e porta il lettore a riflessioni profonde. Tuttavia sembra quasi che in questo romanzo l’autore abbia forzato un po’ la mano, come fa il suo protagonista scrivendo la brochure. Il suo stile, che in Naif.Super raggiunge picchi poetici di rara bellezza, sembra qui molto meno spontaneo e molto più “pensato”. Talvolta la lettura può risultare addirittura difficoltosa e un poco indigesta. Le risate, comunque, sono assicurate. Assieme alle riflessioni sulla condizione dell’uomo contemporaneo.

Eva

Nessun commento:

Posta un commento