domenica 20 ottobre 2013

Confessore reale fu spia anticomunista

Ogni giorno ne esce una nuova. Tutto si può dire che la vita della Chiesa in Danimarca non sia movimentata; prima le monetine sataniche e adesso il vescovo spia anticomunista. Certo è che fa strano pensare che il tuo confessore sia stato una spia. Verrebbe da dire che non ci si può più fidar di nessuno, nemmeno del silenzio degli ecclesiastici.

V.

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Vescovo spiava i comunisti danesi
L'ex vescovo Erik Norman Svendsen fu assoldato come giovane informatore sull'estrema sinistra in Danimarca

di Nyhedsbureauet Newspaq, Avisen, 20 ottobre 2013

L'ex vescovo Erik Norman Svendsen fu assoldato fra gli studenti durante la guerra fredda per raccogliere informazioni per un'organizzazione danese riguardanti i comunisti.
L'organizzazione cercò, con l'aiuto della Central Intelligence Agency degli Stati Uniti, di mappare l'organizzazione dell'estrema sinistra in Danimarca, scrive lo Jyllands-Posten.

Il comunicato dice che il lavoro di Erik Norman Svendsen era quello di osservare alcuni membri del DKP (partito comunista danese, ndr).
"C'erano alcuni nomi ai quali eravamo molto interessati, alcuni dei quali sono comparsi anche nell'organizzazione di facciata del Partito comunista" ha detto al giornale.

Il lavoro fu fatto per l'organizzazione anticomunista "Libertà e controllo popolare" durante il periodo del controverso ufficiale dell'intelligence Arne Sejr.
Secondo i documenti dei servizi segreti, la CIA nominò il giovane studente di teologia come possibile contatto in Danimarca.

La raccolta avveniva in un appartamento all'angolo fra la Rosenvængets Allé e Tranglen a Østerbro a Copenhagen.
Qui si recava Erik Norman Svendsen ogni settimana dal 1960 per otto anni e il suo lavoro consisteva in resoconti su persone del DKP e nella raccolta di materiale per i diversi gruppi di analisi di Arne Sejr.

"Valutavano quello che avevamo trovato e parte veniva pubblicato su "Analisi internazionale" che veniva inviato agli opinion leader membri del governo e del parlamento, imprese e giornalisti scelti" dice Erik Norman Svendsen allo Jyllands-Posten.

Che in gioventù fosse parte di una rete di intelligence anticomunista non ne era a conoscenza.
"Francamente credo di esser stato parte di qualcosa più grande di me" dice.
Erik Norman Svendsen è in pensione come vescovo di Copenhagen, ma continua a lavorare come confessore reale.

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