La Svezia rinuncia ai satelliti spia,
Svenska Dagbladet, 5 novembre 2013
Per un anno e mezzo Svezia e Francia hanno lavorato
insieme su un avanzato sistema di ricezione di segnali con base nello spazio.
Nel maggio 2011 la Svezia se ne è tirata fuori –il costo sarebbe stato troppo
alto per la difesa e per l’FMV (un’agenzia governativa svedese che fa riferimento
al Ministero della Difesa n.d.t)
Questo sistema, che viene installato su satelliti in orbita
a 60-110 miglia d’altezza, mira a rivelare apparecchiature militari antiaeree e
sistemi radar. Esso potrebbe essere utilizzato, per esempio, quando le forze
guidate dalla NATO svolgono operazioni in altri paesi, scrive lo Svenska
Dagbladet.
Da quando la Svezia si è ritirata la Francia ha continuato
il lavoro e spera di poter lanciare il sistema nel 2020. Le società Thales
Alenia Space e Astrium sono state diverse volte nominate in relazione al
progetto.
Il giornale rende noto che la richiesta fatta alla Svezia
dalla Francia nel 2009 trattava di “uno dei sistemi di assoluto prestigio” nell’ambito
della ricognizione militare globale. Secondo fonti francesi, solo gli Stati Uniti
e in una certa misura Cina e Russia, possiedono risorse simili.
-E’ un sistema molto interessante dal punto di vista
strategico militare- dice l’addetto stampa della FMV Louise Bjarke al giornale.
Il Ministero della difesa ha commissionato a FMV uno studio, ma ragioni di costi hanno costretto la Svezia a ritirarsi. Quanto denaro
esattamente sarebbe arrivato dalla parte svedese non è tuttavia stato reso
noto.
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