giovedì 14 novembre 2013

Idee di merda: farsi tatuare una svastica


Mercoledì sera, a Copenhagen, una folla di 60 persone si è messa in fila perché uno studio di tatuggi offriva gratis i suoi servigi. Tutto nella norma, giusto? Quando c’è puzza di affare non siamo solo noi italiani che accorriamo come cani affamati. Tutto il mondo è paese, d’altra parte. Peccato però, che qui non si parlasse di fiorellini o farfalle, ma di qualcosa di molto più grosso: se ti tatui una svastica, noi te lo facciamo gratis. Più o meno è questo lo slogan dello studio.
Perché? Semplice, dice Peter Walrus, il proprietario dello studio che ha promosso l’iniziativa, assieme ad altri 250 tatuatori in un tutto il mondo: bisogna liberare il simbolo della svastica dai significati che ha assunto durante la seconda guerra mondiale e farlo tornare alle origini. Tutto si deve all’artista canadese Manwoman, morto esattamente un anno fa, che si è battuto nel dopoguerra per ridare alla svastica la sua reale valenza di simbolo solare.
Tuttavia, seppure Peter Walrus dica che l’ingresso allo studio è vietato ai nazisti e tante altre belle cose, bisogna chiedersi se, in questo momento, Copenhagen avesse davvero bisogno di un’iniziativa del genere.
In questo periodo la situazione politica in Scandinavia pende pericolosamente verso la destra più estrema. In Svezia, gli Sverigesdemokraterna siedono tranquilli in parlamento con le loro idee xenofobe e neonaziste (molti dei parlamentari del gruppo negli anni ottanta militavano nel Bevara Sverige Svenskt, che in confronto Hitler era un pivellino). In Norvegia è anche peggio: il Partito del Progresso , il preferito di Breivik (e ho detto tutto) è salito al governo poche settimane fa. Giusto ieri leggevo l’articolo di un opinionista svedese che si dichiarava sconvolto dalla situazione politica norvegese e dai suoi estremismi.  Sempre in Svezia, i neonazisti sono stati autorizzati qualche giorno fa a tenere una manifestazione perché “la legge non dice niente in contrario”. Ma questa è democrazia? O menefreghismo?

Fatto sta che, qualunque sia il motivo ideologico che li ha portati a questa scelta, ora 60 danesi in più hanno una svastica incisa sulla pelle. Ma un simbolo è un qualcosa che assume significato nel corso del tempo. Non si può far finta che oggi la svastica non significhi ancora "Nazismo". Farlo vuol dire negare un pezzo di storia. E questo non va per niente bene.

E.

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